LA DELEGAZIONE DI CATANIA NELL’EMERGENZA COVID-19 E LA DONAZIONE DEL PLASMA

Sin dall’inizio dell’esplosione dell’emergenza sanitaria la Delegazione di Catania del Sovrano Ordine di Malta ha concretizzato molteplici azioni di carità a servizio di molti bisognosi .

Grazie al supporto dei suoi membri e dei volontari del Gruppo di Catania del CISOM, la delegazione si è messa a disposizione delle varie esigenze che via via si profilavano. E’ stata implementata l‘attività di distribuzione di beni di prima necessità e delle collette alimentari, oltre ad altre lodevoli azioni, realizzate spesso in collaborazione con le altre istituzioni collegate alla Chiesa cattolica. Tutto sciò è stato reso possibile grazie alla silente generosità dei suoi membri e degli appartenenti alla famiglia melitense.

Durante la cosiddetta “seconda ondata”, che ha visto la Sicilia e la Provincia di Catania tra le aree di maggior diffusione del virus, tra i membri e i volontari della delegazione si sono riscontrati alcuni episodi di infezione, grazie al Cielo superati senza gravi conseguenze.

Sulla scorta di questa esperienza diretta, insieme ai servizi di protezione civile, di assistenza sociale e medica, costanti dallo scorso febbraio ad ora, la Delegazione di Catania ha invitato i propri membri e i volontari ad aderire alla campagna nazionale per la donazione del sangue, e per coloro che hanno contratto il virus, se idonei, alla donazione del plasma iperimmune.

Con questo spirito, e considerato l’elevato numero di ricoveri per Covid-19, già dallo scorso autunno alcuni membri dell’Ordine e i volontari del Gruppo CISOM etneo hanno aderito alla richiesta dei presidi sanitari e donato il sangue presso il Policlinico Universitario “G. Rodolico” di Catania.

Va infine segnalato che tra i membri e i volontari dell’Ordine a Catania, i primi guariti dal Covid-19, dopo essersi sottoposti allo screening di rito, hanno potuto donare il loro plasma iperimmune, nella speranza che sia di supporto nella terapia dei pazienti che non riescono a produrre autonomamente gli anticorpi contro il virus.

Sono in programma altre occasioni di raccolta ematica anche in vista della prossima Giornata Nazionale del Malato dell’11 febbraio.

Segni piccoli ma tangibili nel solco di una tradizione di quasi mille anni fondata sulla difesa dei capisaldi della fede cristiana attraverso una operosa e discreta carità.