Il Sovrano Ordine di Malta è una delle più antiche Istituzioni caritative del mondo. In Italia, le attività sono gestite da tre Gran Priorati, dall’Associazione Italiana insieme a 29 Delegazioni sul territorio, dal Corpo Militare e dal Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta.
Le attività operative sono gestite dai 3 Gran Priorati, dall'Associazione Italiana, dalle 29 Delegazioni, dal Corpo Militare e dal Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta.
Le attività sono gestite dai 6 Gran Priorati, 5 Sottopriorati e dalle 50 Associazioni nazionali di Cavalieri e Dame presenti nei cinque continenti. A queste si aggiungono 133 Ambasciate nei Paesi con i quali sono in essere relazioni diplomatiche e presso le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali, 1 Agenzia di Soccorso Internazionale, 33 Corpi Nazionali di Soccorso. Sul piano operativo l’Ordine di Malta conta 13.500 membri, 100.000 volontari e 52.000 dipendenti, molti di questi personale medico.
Gli uffici di Segreteria sono aperti alle relazioni esterne: Il giovedì dalle 17.30 alle 19.00
Delegazione Viterbo-Rieti Ordine di Malta Italia alla Processione del Corpus Domini – Viterbo
Nel pomeriggio di giovedì 16 Giugno 2022 nella Basilica Cattedrale di San Lorenzo, sono convenuti numerosi fedeli in occasione della solennità del Corpus Domini, evento che si ripete ogni anno per ricordare il miracolo eucaristico di Bolsena.
Alla celebrazione, presieduta dal Vescovo, S.E. Rev.ma Mons. Lino Fumagalli, ha presenziato su invito della Diocesi anche una rappresentanza della Delegazione di Viterbo-Rieti dell'Ordine di Malta.
Al termine del rito si è formata la processione in onore del Corpo e del Sangue di Cristo che, dopo aver percorso gran parte del centro storico della Città dei Papi, ha raggiunto il Santuario di Santa Rosa. La benedizione finale è stata impartita dal Rev. Don Luigi Fabbri, Vicario Generale della Diocesi.
Ricordiamo che la celebrazione della solennità del Corpus Domini è legata
ad un evento prodigioso verificatosi nell’estate 1263, quando un sacerdote boemo, Pietro da Praga, iniziò a dubitare della reale presenza di Gesù nell’ostia e nel vino consacrati. Il sacerdote si recò allora in pellegrinaggio a Roma, per pregare sul sepolcro di S. Pietro e fugare così i suoi dubbi: il soggiorno nella Città Eterna lo rasserenò e intraprese il viaggio di ritorno. Percorrendo la via Cassia si fermò a pernottare a Bolsena, dove i dubbi di fede lo assalirono nuovamente. Il giorno successivo celebrò la S. Messa nella chiesa di Santa Cristina e al momento della consacrazione l’ostia iniziò a sanguinare.
La Chiesa cattolica riconobbe ufficialmente il miracolo eucaristico, le cui reliquie si conservano nel Duomo di Orvieto: nella Cappella del corporale sono custoditi l’ostia, il corporale e i purificatoi. L’ostia e il corporale, nel 1338, furono collocati nello splendido reliquiario, opera di Ugolino di Vieri. Il reliquiario venne posto, a partire dal 1363, nel tabernacolo in marmo che si trova nella stessa Cappella. L’altare dove avvenne il prodigio venne collocato, fin dalla prima metà del XVI secolo, nel vestibolo della piccola Basilica ipogea di Santa Cristina a Bolsena; le quattro lastre di marmo macchiate di sangue sono custodite, dal 1704, all’interno della Cappella nuova del miracolo a Bolsena.