Delegazione di Viterbo - Rieti
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Cavalieri di Malta testimoni del Patto d’Amore con la Madonna della Quercia.

VITERBO – Domenica 14 settembre 2025 si è rinnovato il tradizionale “Patto d’Amore” tra la città di Viterbo e la Madonna della Quercia, patrona principale della diocesi.

La mattina, nella basilica di Santa Maria della Quercia – centro spirituale della Delegazione di Viterbo-Rieti dell’Ordine di Malta – è stata celebrata una solenne liturgia eucaristica presieduta da S.E. Rev.ma Mons. Orazio Francesco Piazza, Vescovo diocesano, alla presenza di una rappresentanza dei Cavalieri dell’Ordine di Malta.

Nel pomeriggio, al termine della processione partita dalla chiesa di Santa Maria del Paradiso, la Sindaca Chiara Frontini ha rinnovato il “Patto d’Amore” alla presenza del Vescovo, dei Cavalieri dell’Ordine di Malta, di numerosi sacerdoti, delle confraternite e di una folla di fedeli provenienti da tutta la diocesi. In segno di devozione ha donato alla Madonna della Quercia una lampada ad olio, simbolo di speranza per la pace.

Questa secolare tradizione affonda le sue radici nel 1467, quando una terribile epidemia di peste colpì l’Alto Lazio. Durante il mese di agosto di quell’anno, una moltitudine si radunò attorno a una quercia, attratta da una voce misteriosa, coinvolgendo anche gli abitanti dei paesi vicini. Con la cessazione del contagio, il popolo organizzò una solenne processione di ringraziamento. I Priori di Viterbo chiesero e ottennero dal Vescovo Pietro l’autorizzazione al culto della Vergine, venerata da allora come Madonna della Quercia.

Anche l’origine del dipinto mariano è avvolta dal prodigio. Nel 1417 il mastro Battista Ruzzante lo commissionò al pittore Maestro Monetto, che realizzò l’immagine della Vergine col Bambino su una tegola piana destinata a un albero di quercia. Secondo il cronista Niccolò della Tuccia, durante l’esecuzione il pittore si addormentò e in sogno vide degli angeli completare l’opera, dipingendo il volto e gli occhi della Madonna. Al risveglio, l’immagine risultò perfetta, tanto che fu attribuita a una mano celeste.
Il 20 settembre 1467 si svolse la prima processione del “Patto d’Amore”, alla quale presero parte anche i Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, gli attuali Cavalieri di Malta.