Delegazione di Viterbo - Rieti
Sovrano Militare Ordine di Malta


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Sole tropicale incastonato in un cielo terso e palme che si inchinano alla bassa marea dell’oceano Indiano. Sembra un’immagine da cartolina ed a prima vista lo è, ma da Kiwengwa (in Zanzibar) basta fare poche centinaia di metri verso sud per raggiungere il villaggio di Kumba Urembo. Qua la realtà si è arrestata ad una dimensione diversa, dove le abitazioni sono fatiscenti e la scuola, che abbraccia dall’asilo alle superiori, è un cortile circondato da aule senza porte né finestre. Ciò nonostante sono stati fatti tanti passi avanti in poco tempo grazie all’associazione italiana “Amici di Zanzibar e del Mondo ONLUS”. Tra questi la costruzione di 4 pozzi con relativo impianto idrico per approvvigionare acqua potabile e non, opere infrastrutturali nella scuola stessa, attività di igiene sanitaria e dentale, acquisizione di numerosi macchinari ed accessori destinati all’ospedale della zona oltre ai beni alimentari e ad uso personale.
La Presidente ed i suoi soci in loco hanno inoltre avviato da pochi anni l’asilo per i bambini dai 3 ai 5 anni e la mano tesa della Delegazione di Viterbo-Rieti è arrivata proprio a questi ultimi lo scorso 30 agosto. Forti del pensiero del Cardinale Becciu, che ci ricorda che “appartenere all'Ordine di Malta non è un privilegio, non è un titolo onorifico di cui gloriarsi davanti al mondo, ma è un dono da accogliere con umiltà e gratitudine", la Delegazione dell’Ordine di Malta - Italia ha consegnato a questi bambini:
➢ 82 zainetti per i libri di scuola;
➢ 720 pastelli di cera;
➢ 126 matite con gommino superiore;
➢ 82 gomme colorate;
➢ 48 temperamatite a uno e due fori.
Un’attività che superando i confini logistici ha oltrepassato anche quelli religiosi, permettendo così di aiutare quelli che oggi sono “il bene più prezioso per il futuro e che investire in un loro sviluppo sano e sicuro rappresenta un contributo per un futuro sostenibile di noi tutti” come ha avuto modo di asserire in un’occasione diversa l’Osservatore Permanente dell’Ordine alle Nazioni Unite, l’ambasciatore Günther A. Granser.
Pochi e semplici contatti con la faceta ONLUS, prodromi di un segnale d’intesa universale, sono stati forieri di un’espressione dapprima diffidente da parte dei bambini, che però si è subito tramutata in un complesso dirompente di stupore e gioia nell’attimo in cui hanno realizzato che quella non era la solita gita turistico-antropologica. A suffragare l’importanza dell’attività svolta dalla Delegazione di Viterbo-Rieti dell’Ordine di Malta, la ONLUS presente a Zanzibar non ha certo lesinato nei ringraziamenti ufficiali tramite lettera formale.
L’aderenza territoriale è sempre importante ma quando si concretizza pragmaticamente in luoghi disagiati come appunto l’anello nero olimpico, il tutto assume un valore più alto in cui il contesto costituisce la grande cassa di risonanza tutt’altro che anecoica.
I fronti su cui operare sono sempre tanti ma l’adamantina volontà di continuare a farlo volta per volta o “pole pole” come direbbero gli zanzibarini, è una caratteristica imperitura dei membri e dei volontari della Delegazione. Anche perché ciò potrebbe essere il seme poietico di un circolo umanitario virtuoso, con al centro costantemente la fede e l’obsequium pauperum.

Dott. Matteo Proietti Pesci