Il Sovrano Ordine di Malta è una delle più antiche Istituzioni caritative del mondo. In Italia, le attività sono gestite da tre Gran Priorati, dall’Associazione Italiana insieme a 29 Delegazioni sul territorio, dal Corpo Militare e dal Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta.
Le attività operative sono gestite dai 3 Gran Priorati, dall'Associazione Italiana, dalle 29 Delegazioni, dal Corpo Militare e dal Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta.
Le attività sono gestite dai 6 Gran Priorati, 5 Sottopriorati e dalle 50 Associazioni nazionali di Cavalieri e Dame presenti nei cinque continenti. A queste si aggiungono 133 Ambasciate nei Paesi con i quali sono in essere relazioni diplomatiche e presso le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali, 1 Agenzia di Soccorso Internazionale, 33 Corpi Nazionali di Soccorso. Sul piano operativo l’Ordine di Malta conta 13.500 membri, 100.000 volontari e 52.000 dipendenti, molti di questi personale medico.
Un ponte di pace e speranza tra Vicenza e Genova nel ricordo delle 43 vittime del ponte Morandi – Presente il Gruppo Cisom di Vicenza
I volontari del Corpo di Soccorso dell’Ordine di Malta - Gruppo di Vicenza, nella giornata di domenica 13 marzo, hanno partecipato all’evento di solidarietà promosso dalle Amministrazioni Comunali di Vicenza e Genova, insieme al Comitato per le vittime del Ponte Morandi, in memoria delle 43 persone decedute, tra cui Vincenzo Licata che risiedeva a Vicenza.
All’insegna della pace e della speranza nel Parco della Pace, sono stati piantumati 43 alberi, tanti quante le vittime: 15 frassini, 15 salici e 13 pioppi.
Sono alti solo un metro ma destinati a crescere per testimoniare da oggi e in futuro gli auspicati sentimenti di concordia e fiducia.
Nella circostanza hanno presenziato numerosi alunni delle scuole elementari Ghirotti e Polegge, adiacenti al Parco della Pace. La piantumazione è stata preceduta dalla Santa Messa officiata dal Vescovo Beniamino Pizziol il quale si è fatto estensore del pensiero di vicinanza pervenuto per l’occasione dall’Arcivescovo emerito di Genova Angelo Bagnasco.