Declinare la solidarietà promuovendo l’inclusione sociale con esperienze di vela sul Lago di Garda. La Delegazione di Verona rilancia e rafforza il progetto

Il lago di Garda, in una giornata luminosa, ha fatto da cornice ad un’esperienza unica, in cui vela, inclusione e spirito di servizio si sono intrecciati armoniosamente.
La Delegazione di Verona dell’Ordine di Malta, insieme alla Lega Navale di Garda e all’ULSS 9 Scaligera, hanno organizzato un’iniziativa che ha permesso ad un gruppo di ragazzi con disabilità di mettersi alla prova, scoprire nuove capacità e rafforzare la fiducia in sé stessi attraverso la navigazione a vela.
Non si è trattato di una semplice uscita in barca, ma di un’occasione educativa e sociale che si inserisce a pieno titolo nel più ampio Progetto di Turismo Sociale e Inclusivo, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Regione Veneto.
Un progetto al quale la Delegazione di Verona partecipa attivamente da piu’ di due anni, con l’obiettivo di offrire a persone fragili esperienze di autonomia, relazione e crescita personale, all’interno di un contesto comunitario solidale.
Accanto a questo gruppo di ragazzi si sono affiancati anche figure istituzionali e associative: il Presidente della Lega Navale di Garda, il Sindaco di Garda, il Delegato e l’Ospedaliere della Delegazione di Verona, il Capo Gruppo del CISOM, numerosi volontari e naturalmente i familiari dei ragazzi aderenti all’iniziativa. Tutti accomunati da un entusiasmo condiviso.
Il programma si è articolato in due momenti: una formazione teorica sulla conoscenza della barca a vela e un training esperienziale condotto dal dott. Battistino Sanna, psichiatra, psicoterapeuta e neurologo, che ha guidato i ragazzi in esercizi di consapevolezza corporea e respiratoria, indispensabili per affrontare con sicurezza e serenità le manovre in barca.
Il progetto, nato dal coordinamento del dott. Fabrizio Varalta, responsabile della Psicologia Ospedaliera dell’ULSS 9, proseguirà nei prossimi mesi con nuove attività, fino alla consegna di attestati di riconoscimento ai partecipanti.
Particolarmente significativo è stato l’impegno della Delegazione di Verona, i cui membri non solo hanno preso parte all’esperienza, ma saranno formati direttamente dal dott. Sanna per diventare facilitatori attivi nelle prossime successive edizioni, incarnando concretamente la missione dell’Ordine: servire chi è fragile e favorire percorsi di inclusione.
Questa iniziativa dimostra come il turismo inclusivo possa trasformarsi in un vero e proprio strumento di crescita e coesione sociale, quando istituzioni, professionisti e volontari collaborano credendo nella forza della condivisione.

In tale direzione la Delegazione di Verona prosegue il proprio impegno nell’attuazione del progetto che finora ha dimostrato di essere un modello positivo e gratificante di servizio, che unisce solidarietà, cultura e comunità.