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Natività di San Giovanni Battista, Patrono dell’Ordine di Malta

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Oggi, 24 Giugno, nella ricorrenza della natività di San Giovanni, in tutto il mondo, l’Ordine di Malta lo festeggia con Sante Messe e pellegrinaggi.
La Delegazione di Perugia – Terni si è riunita, per assistere alla Santa Messa, nella cappella del Castello di Magione, dedicata al Patrono dell’Ordine.
A celebrare l’Eucarestia il parroco di Magione, Don Stefano, in una cappella gremita e allietata dalla presenza dei bambini dell’asilo che hanno rallegrato la cerimonia con i loro canti.

Il Beato fra’ Gherardo fin dalla fondazione, a Gerusalemme, dell’Ospitale che nei secoli darà vita all’Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, ne affido la”cura” al Precursore: San Giovanni il Battista.

Come ormai tradizione ieri, 23 Giugno, S.A.E. il Principe e Gran Maestro, fra’ Matthew Festing, è stato ricevuto dal Santo Padre Francesco.
Il dramma dei rifugiati e dei 65 milioni di sfollati è stato uno dei temi centrali dell’incontro. “Fate del bene” ha detto il Papa donando al Gran Maestro una medaglia raffigurante San Martino che dona metà del mantello al povero, e copie della “Evangelii gaudium”, della “Laudato sii” e della “Amoris laetitia”. Fra’ Matthew Festing ha ricambiato il dono consegnando a Papa Francesco una medaglia d’argento raffigurante l’ospedale dell’Ordine a Gerusalemme nell’undicesimo secolo, quale simbolo dell’assistenza che l’Ordine di Malta presta ai malati e ai pellegrini anche in quest’anno giubilare.

Nel corso dei colloqui il Gran Maestro ha illustrato i progetti più rilevanti dell’Ordine di Malta in corso in Africa, in Medioriente e in Europa, per portare assistenza alle persone costrette alla fuga a causa di guerre, violenze e regimi oppressivi.

Con la sua rete di quasi 100mila volontari, le sue associazioni, ambasciate, corpi di volontariato e di soccorso, negli ultimi anni l’Ordine di Malta ha intensificato le attività rivolte agli sfollati, concentrando gli sforzi nei paesi da cui fuggono- o in prossimità di essi- e lungo le principali tratte migratorie e nei paesi di approdo. Un impegno che si materializza in progetti di assistenza medica, sostegno psicologico e in percorsi di integrazione.

Presente in 120 paesi del mondo, l’Ordine di Malta sviluppa programmi umanitari nei paesi colpiti dai conflitti più recenti, come la Siria e l’Iraq – dove attualmente assiste circa 80.000 persone- ma non dimentica le guerre silenziose che, lontano dalle cronache dei giornali, mietono vittime in molte parti del mondo, come in Sud Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo.

Parallelamente all’impegno umanitario, procede l’attività diplomatica dell’Ordine di Malta. Nel recente World Humanitarian Summit di Istanbul (23-24 maggio) l’Ordine ha contribuito a evidenziare il valore aggiunto delle organizzazioni di stampo religioso nei teatri di guerra.

Prima di congedarsi, Papa Bergoglio ha invitato a “pregare insieme la Madonna, ognuno nella propria lingua”. Al termine dell’udienza – che si tiene ogni anno tra il Gran Maestro e il Papa –   la delegazione guidata da Fra’ Matthew Festing è stata ricevuta dal Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin.