A Zevio, nella devozione di Santa Toscana, la Delegazione entra nella omonima Confraternita. Un collante spirituale con la città natale della Santa

Il 20 settembre è una data molto cara alla comunità dei fedeli della cittadina di Zevio (Vr), poiché rievoca il miracolo di Santa Toscana per la *scampata inondazione del 1882.
L’invocazione della Santa, nativa di Zevio, da parte dei concittadini ha alimentato una profonda devozione che da allora viene ricordata con un’accorata celebrazione liturgica, seguita da una processione.
Sabato 20 settembre scorso, la Delegazione di Verona dell’Ordine di Malta, particolarmente legata al culto di Santa Toscana, le cui reliquie sono custodite a Verona presso l’omonima Chiesa, non solo si è unita alle commemorazioni religiose, ma ha suggellato il comune spirito di devozione, entrando ufficialmente nella Confraternita di Santa Toscana.
Infatti, dopo la suggestiva processione notturna con la Reliquia della Santa, il legame tra la comunità zeviana e l’Ordine di Malta è stato suggellato con una formale cerimonia di consacrazione che intreccia storia e servizio cristiano.
Il parroco don Luca e la Dama di Grazia Magistrale Maria Rosa Bonamini, Priora della Confraternita, hanno consegnato ai numerosi membri dell’Ordine di Malta l’attestato d’ingresso nella Confraternita.
Un atto che sancisce il vincolo spirituale e l’impegno concreto di fedeltà e servizio, che già Santa Toscana incarnò come Oblata Gerosolimitana presso l’Ospedale del Santo Sepolcro a Verona e che trova oggi un’eco e un’ispirazione nei suoi figli spirituali.

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* L’episodio commemorato rimanda al settembre 1882, quando l’Adige aveva rotto alcuni argini e minacciava il paese di Zevio. La popolazione, guidata dal parroco don Giuseppe Calza, si raccolse attorno alla Chiesa parrocchiale invocando l’intercessione di Santa Toscana, nativa di Zevio; lentamente le acque defluirono e il paese rimase indenne.