Alpini e Corpo Militare: un legame che si rinnova alla cerimonia del Cappello

Un legame quasi ventennale, solido e profondo, quello che unisce il Corpo Militare al 9° Reggimento Alpini dell'Esercito Italiano. Questa storica collaborazione si è rinnovata il 5 luglio scorso nella suggestiva cornice di Piazza Duomo a L'Aquila, durante la solenne cerimonia di consegna del Cappello Alpino ai Volontari in Ferma Annuale.
Il personale sanitario e di soccorso del Reparto Comando del Corpo Militare ha garantito un'assistenza impeccabile all'evento, schierando un dispositivo articolato in tre squadre di soccorritori e un'ambulance team. Una presenza discreta ma fondamentale, che ha vegliato sulla sicurezza dei partecipanti durante tutta la manifestazione.
La cerimonia, momento culminante del percorso formativo dei giovani alpini, ha visto protagonisti 130 Volontari in Ferma Annuale che hanno ricevuto il simbolo più rappresentativo del Corpo degli Alpini: il caratteristico cappello con la penna. Un rito di passaggio carico di significato che segna l'ingresso ufficiale nelle fila di uno dei corpi più amati e rispettati dell'Esercito Italiano.
L'evento ha richiamato una folta presenza di pubblico, con familiari, amici e cittadini che hanno voluto testimoniare il loro affetto per le penne nere. Proprio l'elevata affluenza, combinata con le alte temperature registrate nella giornata, ha reso prezioso il servizio del personale sanitario del Corpo Militare, che è intervenuto in alcuni casi di malessere dovuti principalmente al caldo intenso.
La collaborazione tra il Corpo Militare e il 9° Reggimento Alpini rappresenta un esempio virtuoso di sinergia tra diverse componenti delle forze armate italiane, unite nell'obiettivo comune di servire il Paese. Un rapporto consolidato negli anni che si manifesta non solo nelle grandi occasioni celebrative, ma anche nell'operatività quotidiana e nelle missioni sul campo.
La cerimonia di L'Aquila, oltre al suo valore simbolico per i giovani alpini, ha quindi rinnovato e rafforzato questo sodalizio, dimostrando ancora una volta l'importanza della cooperazione tra i diversi corpi militari per garantire efficienza e sicurezza in ogni circostanza.